
Armeggiavano in un terreno adiacente la strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie, l’arteria che dal mare di Reggio conduce nel cuore dell'Aspromonte in una ventina di minuti, convinti di essere lontani da occhi indiscreti, di poter distruggere rifiuti pericolosi infischiandosene della salute della collettività. Stavano infatti bruciando un’ingente quantità di cavi di rame, con l'obiettivo di eliminarne il rivestimento isolante.
I droni del servizio regionale anticendi invece li ha “pizzicati”, filmando in diretta la follia: appena le prime immagini sono arrivate sui giganteschi monitor della “control room” della Regione Calabria, cuore pulsante della lotta agli incendi boschivi condotta in sinergia operativa con i Carabinieri forestali, è scattata immediata la segnalazione alla sala operativa della Questura di Reggio.
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