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Reggio Calabria: la “firma” dei sanluchesi nei traffici di droga degli Ultrà della Lazio

L’inchiesta “Aquila Azzurra” aperta dopo l’omicidio di Fabrizio Piscitelli “Diabolik”Tra i 29 indagati, individuati grazie alle chat criptate “Sky Ecc”, personaggi anche noti del narcotraffico della Locride. Come Giuseppe Romeo, già condannato in “Pollino”

20070816 - SAN LUCA - REGGIO CALABRIA - POL - A SAN LUCA, IL PAESE DELLA FAIDA E DEL SILENZIO. Un carabiniere di guardia oggi a San Luca (Reggio Calabria). Una cinquantina di perquisizioni domiciliari a carico di altrettante persone ritenute vicine ai clan Nirta-Strangio e Vottari-Pelle coinvolti della faida nell'ambito della quale e' maturata la strage di Duisburg, in Germania, sono state compiute da Polizia di Stato e carabinieri nella notte a SanLuca. Alcune delle case controllate dalle forze dell'ordine sono risultate completamente disabitate. Non sono poche, infatti, le persone ritenute appartenenti ai due gruppi in lotta che hanno lasciato attivita' e abitazioni per trasferirsi altrove. In particolare questo fenomeno si e' accentuato dopo l'agguato del giorno di Natale del 2006 nel quale fu uccisa Maria Strangio, moglie di Giovanni Nirta, uno dei presunti capi della cosca, e ferite tre persone, tra cui un bambino.ANSA/FRANCO CUFARI/DRN

I legami tra la Calabria e le piazze di spaccio di Roma collegate con soggetti ritenuti vicini a Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, capo ultras della Lazio, assassinato nell’agosto del 2019, sono al centro di un procedimento penale scaturito dal proseguo dell’inchiesta “Aquila Azzurra”. L’indagine prese le mosse dagli approfondimenti investigativi dei carabinieri del Comando Provinciale di Roma, sul contenuto di chat intercorse sulla piattaforma “Sky Ecc” ed è approdata davanti al gup di Roma dove è previsto l’inizio della discussione all’udienza del 16 settembre. Sono 29 gli indagati indiziati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio, estorsione, incendio doloso ed altro. L’inchiesta si fonda come detto sulla decriptazione di messaggistica “Sky Ecc” acquisita dagli investigatori che hanno ritenuto di aver individuato un collegamento tra gruppi albanesi e soggetti calabresi, alcuni dei quali ritenuti vicini alle consorterie di San Luca, dedite al narcotraffico internazionale.
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