Reggio

Venerdì 22 Agosto 2025

Rosarno, la Dda getta la spugna: definitiva l’assoluzione di Idà

Giuseppe Idà

La procura antimafia di Reggio Calabria ha deciso di non impugnare la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Palmi nel processo nato dall'inchiesta “Faust”. Diventano quindi definitive le assoluzioni, senza necessità di andare in appello e poi in Cassazione. Restano però gli strascichi di quell'inchiesta che aveva portato all'arresto del sindaco, alla prematura fine di un'esperienza politica e allo scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose del Consiglio comunale. Tra le accuse contestate dalla Dda reggina c'era proprio quella rivolta all'allora candidato a primo cittadino Giuseppe Idà, di avere stretto un patto politico-mafioso con la cosca Pisano in cambio di favori, incarichi e posti in giunta. I giudici palmesi, però, a quello ricostruzione non avevano creduto e, a quattro anni dagli arresti, avevano assolto non solo Idà e il consigliere comunale Domenico Scriva (per i quali erano stati chiesti 13 anni di carcere), ma anche gli altri imputati accusati di quel presunto patto politico-mafioso. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

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