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«La presunzione d’innocenza sia valida anche a San Luca»

Padre Cavinato e il dott. Schirripa hanno scritto alla commissione prefettizia offrendo disponibilità a collaborare nella gestione dei terreni sequestrati e nel sostegno alle attività che promuovono legalità

Nelle ultime settimane la Magistratura ha disposto il sequestro di alcuni terreni demaniali nel territorio di San Luca, da tempo coltivati e curati da famiglie locali. A fronte di ciò, padre Ampelio Cavinato, missionario comboniano, e il dott. Pietro Schirripa hanno indirizzato una lettera alla commissione prefettizia, attualmente alla guida del Comune dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, offrendo piena disponibilità a collaborare nella gestione dei terreni sequestrati e nel sostegno alle attività che promuovono legalità e sviluppo.
Secondo quanto viene riportato dai firmatari, il provvedimento di sequestro è stato emesso dieci giorni dopo che alcuni cittadini avevano presentato al Comune regolare domanda di regolarizzazione del possesso dei terreni in questione. Un segnale, sottolineano gli scriventi, che dimostra la volontà di emergere dall’irregolarità e di intraprendere un percorso di legalità.
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