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Roghi di rifiuti a Gioia Tauro, partono le denunce dei cittadini

Il movimento guidato dall'ex amministratore Zagarella ha già presentato un esposto al prefetto chiedendo un intervento per accertare la provenienza delle esalazioni e individuare i responsabili

Da mesi a Gioi le serate non hanno più il sapore della brezza marina ma l’odore acre e pungente della plastica bruciata. Un fenomeno che si ripete con una costanza inquietante e che ha trasformato la quotidianità dei cittadini in una lotta per respirare aria pulita. Non si tratta più di episodi sporadici: basta uscire di casa, dopo il tramonto, per percepire quel sentore soffocante che invade le vie della città, insinuandosi tra le abitazioni e costringendo molti a chiudere le finestre pur nelle calde notti estive. Le segnalazioni si moltiplicano sui social e nei gruppi di messaggistica istantanea, accompagnate dalla rabbia e dalla preoccupazione di chi teme per la propria salute. La puzza di plastica incenerita, infatti, non è solo fastidiosa: porta con sé il sospetto che nell’aria vengano immesse sostanze nocive, frutto di combustioni illecite o impianti non a norma.
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