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Quel ‘piccolo’ traffico di droga di un gruppo “stabile ed efficiente” a Reggio

Le motivazioni della sentenza d’appello del processo “Jo.Ti” bis: «Non avevano sul territorio di riferimento una posizione di controllo del mercato e presentavano un organigramma estremamente ridotto»

I militari del 1? Reggimento Bersaglieri di Cosenza davanti il Tribunale, stamani 18 ottobre 2010 a Reggio Calabria.ANSA/FRANCO CUFARI

Spaccio di stupefacenti più che confermato ma il giro di affari era di «lievi» dimensioni. È proprio questo uno dei temi nevralgici delle motivazioni della Corte d'Appello riguardo il processo-bis “Jo.Ti”. I giudici di piazza Castello sintetizzano: «Premessa quindi la certa configurabilità del reato contestato, si ritiene che lo stesso vada riqualificato». Secondo la giurisprudenza quando in tema di stupefacenti «la fattispecie associativa è configurabile a condizione che i sodali abbiano programmato esclusivamente la commissione di fatti di lieve entità, predisponendo modalità strutturali e operative incompatibili con fatti di maggiore gravità».
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