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Porto di Gioia Tauro, esclusa la “Via” adesso è in discesa il completamento del dragaggio

Veduta aerea del porto di Gioia Tauro

Il completamento del dragaggio del porto di Gioia Tauro ottiene un altro via libera e soprattutto viene escluso dalla complessa procedura di valutazione di impatto ambientale anche se sono state inserite prescrizioni pre e durante i lavori. Questo il contenuto del provvedimento della Regione e notificato all’Autorità di Sistema Portuale guidata dal commissario Paolo Piacenza.
Il progetto in argomento prevede il dragaggio di 188.015 metri cubi di sedimenti sabbiosi nel bacino interno del Porto di Gioia Tauro, con reimpiego di 68.928 metri cubi finalizzati alla realizzazione di una barriera sommersa lunga circa 350 metri, posta oltre il muro di recinzione portuale. L’intervento è finalizzato ad assicurare le profondità necessarie alla navigazione sicura e all’attracco delle navi, anche di nuova generazione, e ha come obiettivi complementari la difesa costiera, il ripascimento dell’arenile e la riduzione del moto ondoso.
Secondo quanto ha sostenuto l’Authority, «gli interventi di mantenimento e approfondimento dei fondali risultano indispensabili per consentire l’accosto in banchina delle navi, anche di ultima generazione, in assenza dei quali i sedimenti trasportati dal moto ondoso, si accumulerebbero impedendo nel tempo la navigabilità delle navi in porto.
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