
Blitz anti-'ndrangheta a Reggio Calabria. Dalle prime ore della giornata, il Raggruppamento Operativo Speciale, con il supporto in fase esecutiva dei Comandi provinciali dei carabinieri dislocati in varie località del territorio nazionale, sta dando esecuzione a una misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 26 persone indagate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, riciclaggio, autoriciclaggio, detenzione illegale di armi e munizioni, turbata libertà degli incanti, favoreggiamento personale, trasferimento fraudolento di valori, aggravati dal metodo mafioso, nonché di reati in materia di armi.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, hanno riguardato la cosca Piromalli, articolazione della ‘ndrangheta di particolare rilievo nel panorama criminale dell’intera organizzazione, della quale sono stati ricostruiti gli assetti e le attività criminali.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà oggi, alle ore 10.30 presso il Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria.
L'arresto di «Facciazza»
Tra gli arrestati oggi c'è anche il boss Pino Piromalli detto «Facciazza», di 80 anni. Il capo cosca di Gioia Tauro era libero dal 2021 quando aveva finito di scontare 22 anni di carcere al 41 bis. Conosciuto con il soprannome di «sfregiato», Pino Piromalli era stato arrestato nel 1999 dopo sei anni di latitanza. Nell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che oggi ha portato al blitz dei carabinieri del Ros, Pino Piromalli è il principale indagato in qualità di capo, promotore e organizzatore.
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