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Bagnara Calabra, la Fontana Ruffo di Solano a secco dopo 417 anni

A Solano, a seguito della chiusura delle fontane pubbliche per contrastare la diffusione del coronavirus, dopo 417 anni non sgorga più acqua dall'artistica fontana in pietra scolpita e fatta costruire nel 1603 da Carlo Ruffo I Duca di Bagnara, accanto alla parete esterna della sacrestia della chiesa Santa Maria delle Grazie.

«L'acqua limpida e freschissima giungeva - spiega Domenico Cambareri - dalla sorgente “fontanella” adiacente al rione Favata di Solano Superiore a Scilla. In alto vi è l'epigrafe marmorea dei gravami feudali a carico di tutti quelli che dal 1603 al 1799 sono transitati per questo passo obbligato dell'antica via Popilia. Nel 1799 il primo sindaco di Bagnara, Rosario Messina Spina che subentrò ai Ruffo, come primo atto abolì per sempre la tabella dei gravami fiscali».

I solanesi ed i turisti sono soliti bere l'acqua oligominerale che sgorgava dall'antica fontana. Cambareri sollecita l'amministrazione affinché si faccia carico, nel momento in cui la sorgente verrà riattivata, del controllo della qualità delle acque e di una revisione della rete idrica per individuare eventuali guasti lungo la condotta.

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