Il cartellone musicale del 40esimo Roccella Jazz Festival prosegue nel suo percorso artistico che quest’anno offre visioni allargate, “Extralarge”, toccando svariati generi musicali e location suggestive. E, nell’attraversare la sezione storica “Rumori Mediterranei”, fa nuovamente tappa questa sera al teatro al Castello con due diverse proposte. In apertura (21.30), salirà sul palco il Karamu Afro Collective, ensemble di 7 musicisti, 2 dei quali con origini africane. Come la giovane Micol Touadi, cantante dal vasto repertorio cresciuta a Sabaudia da madre italiana e padre congolese, specializzata in canto jazz e con un valido bagaglio di esperienze artistiche e riconoscimenti. La band è nata dalla passione per il ritmo, per l’Africa come madre ancestrale del battere primigenio e per la contaminazione e proporrà un sound che è un incrocio tra la tradizionale black afrobeat e la moderna world music. Alle 22.30 sarà la volta di un progetto dedicato al repertorio tradizionale sefardita, riproposto nell’ottica della moderna improvvisazione jazz. Si tratta di “Sephardic Tinge” di Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista e compositore dedito all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea ed est europea. Già ospite in passato della kermesse calabrese, Coen in questo nuovo progetto dialogherà con un quartetto di ferrati musicisti con “special guest” Ziad Trabelsi all’oud. Oltre alla musica, anche l’arte avrà un suo spazio al festival che quest’anno sarà arricchito da un’installazione realizzata dal creativo e poliedrico artista catanzarese Massimo Sirelli, nome di punta del panorama dell’arte contemporanea, in virtù delle sue creazioni che spaziano dai graffiti alla street art, dal design e riciclo creativo al live painting, nonché per aver ideato “AdottaunRobot.com”, prima casa di adozioni di robot da compagnia. L’opera, il cui bozzetto è stato scelto anche come logo della 40esima edizione, sarà presentata il 30 agosto sul palco del Festival e successivamente posizionata sul lungomare.