Importantissima scoperta di reperti probabilmente risalenti all'età protostorica (cioè prima dell'arrivo dei Greci nella Piana) in un terreno privato in contrada Barlette. Tra il materiale rinvenuto, un grosso vaso “dolio” o “pithos cordonato" già al sicuro nella biblioteca del Palazzo municipale. Rinvenuto anche un piccolo corredo funerario. Ma ripercorriamo le tappe di questa nuova pagina di storia locale. Giorni fa, un privato intento a coltivare il proprio orto limitrofo a una casetta di campagna, scorge qualcosa di strano nel terreno. In maniera diligente e nello scrupoloso rispetto delle regole, l'uomo ha subito contattato la Soprintendenza ai beni culturali . Infatti, in base all'art. 90 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, chi scopre fortuitamente cose immobili o mobili ne deve fare denuncia entro 24 ore al soprintendente o all'autorità di pubblica sicurezza, provvedendo alla conservazione temporanea di ciò che ha ritrovato, lasciando il tutto nelle condizioni e nel luogo in cui sono state rinvenute. E' stato quindi subito contattato il dott. Andrea Gennaro, funzionario della Sabap, che ha effettuato un sopralluogo in contrada Barlette e verificato che si trattava in effetti di materiale archeologico di estrema importanza. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio