Quindici minuti di applausi scroscianti hanno scosso il teatro Francesco Cilea al termine dell’“Adriana Lecouvreur”, rappresentata nel teatro intitolato al celebre compositore palmese, a conclusione delle celebrazioni per il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Un tripudio incontenibile, un teatro pieno in ogni ordine di posti, persino nel loggione. La scommessa è stata vinta a mani basse con un cast di grande livello con il soprano di Maria Agresta, nel ruolo di “Adriana Lecouvreur” che ha ammaliato il pubblico del Cilea assieme al tenore Michael Fabiano, di origini scillesi, che ha interpretato “Maurizio, Conte di Sassonia”. Un successo strameritato che premia la Calabria, e tutte le componenti artistiche e professionali che hanno reso possibile un evento che non è esagerato definire di livello internazionale. Dai costumi, alle coreografie, i musicisti dell’orchestra dei Conservatori calabresi e del Teatro Cilea, diretti dal M° Concertatore Carlo Montanaro, il Coro “Francesco Cilea” diretto dal M° Bruno Tirotta, il regista, reggino di nascita, Marco De Carlo. Una serata – quella di sabato resterà nella storia della città per la concomitanza di grandi eventi: la Biennale dello Stretto, il big match Reggina-Bari con record d’incasso al ”Granillo” e il ritorno della grande Opera al “Cilea” – che ha dimostrato che anche a Reggio è possibile vivere grandi eventi e dare vita a produzioni teatrali di grande spessore, facendo leva sulle grandi professionalità che la Calabria possiede e in una virtuosa sintonia tra Enti e Istituzioni: Regione Calabria, Conservatorio “Francesco Cilea”, col sostegno del Comune e della Città Metropolitana. Il deus ex machina dell’Adriana Lecouvreur, Eduardo Lamberti Castronuovo, cui la Regione ha affidato l’organizzazione dell’evento tira le somme di una serata esaltante: «Un grandissimo successo, ma non limitiamoci nei commenti. Il teatro Cilea deve tornare a essere luogo privilegiato della musica lirica, delle produzioni teatrali importanti, della prosa. Ma non per eventi minori. C’è bisogno di attrezzare questa città di nuovi spazi alla gente». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio