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Capitale del libro: ora Taurianova vuole parlare a tutti

Tra convegni e presentazioni l’intera comunità è mobilitata per il territorio

Dal mito di Prometeo per raccontare l’ambiguità di un territorio, al significato delle parole, come “rivolta”, per spiegare il senso di un progetto che vede la Calabria rappresentata nel mondo attraverso la promozione del libro. Giorni intensi in cui Taurianova, nascente Capitale italiana del libro, si sta presentando attraverso incontri da cui nascono riflessioni, contaminazioni e partecipazione attiva.

Da Cassano allo Ionio dove il sindaco Rocco Biasi e l’assessore alla Cultura e direttore artistico di Taurianova Capitale del Libro Maria Fedele hanno ricevuto il 38° Premio Troccoli Magna Grecia dalla Regione proprio per il lavoro portato avanti nella promozione del libro, a Catanzaro, che ha visto la Capitale del Libro ospite della XXI Fiera Gutenberg – il visionario progetto fondato da Armando Vitale che coinvolge attivamente le scuole e i giovani –, alla partecipazione di iniziative come la donazione di libri e l’incontro con i giovani della Comunità Minorile Ministeriale di Catanzaro, un importante progetto portato avanti da Calabria Condivisa.

«L’intera comunità si sta mobilitando per raggiungere un obiettivo comune: fare di Taurianova un punto di riferimento per il sud Italia – ha commentato l’assessore Maria Fedele – per far sì che questo riconoscimento possa avere ricadute concrete sul nostro territorio. E siamo molto orgogliosi del fatto che questo stia già accadendo, in primis attraverso la biblioteca che ha ripreso vita, ma anche attraverso diversi progetti della quale la città è orgogliosa, come l’inaugurazione, pochi giorni fa, del Borgo Sociale per i migranti, e la donazione di libri alla comunità minorile di Catanzaro».

Dato il via all’anno di Capitale del Libro il 16 maggio con il convegno sul «Contrasto alla povertà educativa», ora tocca al ricco cartellone di eventi, tra presentazioni di libri, mostre e convegni. Al centro degli incontri, tematiche fortemente attuali, dai conflitti armati – questione affrontata nel libro «Il resto è silenzio» di Chiara Ingrao, presentato in apertura della rassegna – all’impatto delle nuove infrastrutture sulla società e sull’ambiente, protagonista del nuovo romanzo del Premio Campiello Carmine Abate, «Un paese felice» (Mondadori, 2023), che racconta la vicenda di Eranova, un piccolo centro nato sul finire dell’Ottocento nei pressi di Gioia Tauro, e che poco meno di un secolo dopo venne raso al suolo per far spazio ad un centro siderurgico mai costruito, dove oggi sorge il Porto. Intrecciando verità storica e finzione narrativa, il romanzo ripercorre alcuni degli anni più difficili per il territorio reggino, tra emergenze politiche e sociali e la costante presenza della ’ndrangheta, sempre pronta a mettere le mani sul denaro pubblico. A dialogare con l’autore, Fabio Cuzzola, storico che proprio ai moti reggini degli anni ’70 ha dedicato testi e ricerca.

«Quella di Eranova è una storia sconosciuta, per certi versi anche rimossa – ha spiegato Carmine Abate – . Un giorno mi trovavo nella tendopoli di San Ferdinando per scrivere un altro libro sulla migrazione e un signore, cogliendo lo sgomento nel mio sguardo, mi disse: “Qui prima c’era un paradiso profumato, un paese con un nome bellissimo”. Quando ho sentito questo nome, Eranova, ho capito che al suo interno c'era un'utopia e ho voluto saperne di più. Nei miei libri racconto sempre due aspetti della Calabria, la bellezza e le ferite. La Calabria, anzi, le Calabrie, sono una terra complessa, piena di problemi, ma anche di tante ricchezze che è importante vengano messe in luce».

A Taurianova Capitale del Libro anche riflessioni su giornalismo, deontologia ed innovazioni tecnologiche. Venerdì Antonio Padellaro presenterà «Solo la verità lo giuro» (Piemme), in cui racconta i meccanismi che governano la notizia e i retroscena che spesso l'accompagnano. L’incontro è parte della programmazione di Villaggio Sud Agrifest – Festival della Cooperazione, evento gemellato con Taurianova Capitale Italiana del Libro 2024. Modera il giornalista e scrittore Marco Lupis.
In programma anche la presentazione del nuovo libro del giornalista e conduttore televisivo Paolo Del Debbio «In nome della libertà» (Piemme, 2024), che analizza i valori che hanno determinato la discesa in campo e, successivamente, la lunga stagione berlusconiana. Dialoga con l’autore il giornalista Michel Dessi.

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