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Il Kaulonia Tarantella Festival punta tutto sui giovani

Presentata la XXVI edizione (dal 21 al 24 agosto). Corsi e seminari gratuiti sugli strumenti e le danze popolari del Sud

«Generation tarantella» è lo slogan del XXVI Kaulonia Tarantella Festival, una delle rassegne più amate e importanti di musica popolare d’Italia, che quest’anno vuole puntare soprattutto sui giovani cresciuti nel territorio. «L’edizione 2024, che si svolgerà dal 21 al 24 agosto, è nata grazie ad un progetto intrapreso col Maestro Mimmo Cavallaro. È un evento sulla tradizione popolare nella bellissima cornice del centro storico», ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Caulonia, Antonella Ierace, alla conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il primo cittadino Franco Cagliuso, il direttore artistico Mimmo Cavallaro, il presentatore Marco Mauro e il consigliere regionale Salvatore Cirillo.
Ierace ha anche ringraziato il vicesindaco della Città Metropolitana, Carmelo Versace, per l’importante sostegno alla manifestazione, in quanto evento storicizzato.

Il Kaulonia Tarantella Festival 2024 sarà strutturato nella consueta formula dei corsi e seminari pomeridiani ad accesso gratuito dedicati agli strumenti popolari e alle danze del Meridione: non solo la tarantella calabrese, ma anche la pizzica pugliese e la tammurriata napoletana.
In prima serata, all’Affresco bizantino, avranno luogo gli approfondimenti culturali, chicche preziose della rassegna che vedrà la presenza di veri talenti quali Federica Greco, Alessandra Colucci e Serena Lionetto con canti, suoni e colori della word music.

Sarà presente anche la cantastorie Francesca Prestia, che nel suo percorso artistico ha dato voce a donne come Lea Garofalo, vittima di mafia, e non ha dimenticato l’impegno sociale testimoniato anche da brani come «Riace forever» in cui ha difenso il modello di accoglienza di Mimmo Lucano.
Importanti saranno in questo contesto la riflessioni con Pino Aprile sul percorso musicale dalla tarantella al jazz e con Renato Caruso sulla filosofia pitagorica che ha tanto influenzato la musica con particolare focus sulla lira. Di grande spessore è da considerare, inoltre, l’intervento di Alessandro Santacaterina, virtuoso della chitarra battente.

I concerti di piazza Mese, previsti per la tarda serata si apriranno il 21 con il nuovo progetto musicale di Mimmo Cavallaro, «Mirju», e nell’arco delle quattro giornate vedranno protagonisti, tra gli altri gruppi, i Faber Quartet, Serena Brancale, i Gipsy King Pablo Reyas ed Enzo Avitabile. Tra questi merita di essere citato il  nuovo progetto di Etni-Dub di Ettore Castagna, tra i più autorevoli studiosi della tradizione musicale calabrese, che negli anni ’80, assieme ad un gruppo di colleghi, riportò alla luce la lira calabrese, preservandone anche il suono tradizionale con registrazioni dei musicisti allora viventi.
Ogni notte sino all’alba, in uno slargo più isolato del paese, u Speruni, le danze continueranno al ritmo dei Tarantella No Stop.

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