A quattro anni dall’arrivo in Calabria del parassita delle api Aethina Tumida, gli apicoltori della Piana passano al contrattacco per eliminare o limitare i danni che il coleottero provoca agli alveari.
Gli apicoltori, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, si sono già inventati la “parete mobile”, un utile strumento che confina il parassita in una sola zona dell’arnia rendendo più semplice la sua eliminazione.
Tale strumento fa risparmiare tempo e fatica agli operatori apistici, come dimostra lo studio pubblicato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, in collaborazione con gli apicoltori locali, sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of apicultural Science.
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