Oltre dieci anni di attesa e ancora le incertezze sono tante. Stiamo parlando dei tristemente “famosi” nuovi ospedali della Sibaritide, della Piana di Gioia Tauro e di Vibo Valentia. Tutti con problemi diversi e con ritardi mostruosi che si stanno accumulando mentre l’offerta sanitaria pubblica in Calabria continua a latitare. Il nodo principale, ancora irrisolto, resta quello della Tecnis-il colosso catanese prima travolto da un’inchiesta giudiziaria e poi sottoposto all’amministrazione straordinaria. Ci sono adesso due notizie, una certamente positiva e l’altra meno. Nell’incontro all’unità di crisi del ministero dello Sviluppo Economico il commissario straordinario dell’azienda siciliana ha precisato che «il bando di cessione della società era articolato in due step, nella prima fase, in risposta alla procedura di vendita sono arrivate diverse offerte tra cui ne sono state selezionate due offerte vincolanti». Nel verbale del Mise si legge inoltre che: «La seconda fase ora riguarda la selezione di queste ultime due offerte e il dottor Ruperto auspica che si concluderà entro gennaio con l’aggiudicazione ad uno dei due offerenti e con l’autorizzazione del Mise, per rispettare gli impegni presi con le stazioni appaltanti. La prima offerta, da parte della società “Pessina Costruzioni Spa”, riguarda l’intero complesso dei contratti aziendali, la seconda offerta, è un’offerta aggregata da parte delle due società “Arechi” di Salerno e “D'Agostino Spa” di Montefalcione (Avellino)». Ma l’incognita resta su quali lavori verranno stralciati. Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Reggio in edicola oggi.