Cresce l’attesa anche nell’area metropolitana di Reggio Calabria per il nuovo sussidio che sta per essere “licenziato” dal Governo gialloverde Lega-Cinquestelle: il reddito di cittadinanza. La misura sostituirà il Rei (Reddito d’inclusione), partito durante l’era Renzi, ed è finalizzata a dare respiro a cittadini e nuclei familiari in difficoltà e al tempo stesso ad avviare un percorso di inserimento lavorativo ancora in fase di definizione. In base alle prime stime, che i diversi enti coinvolti in questo procedimento stanno elaborando, sono ben 140mila le famiglie calabresi che potrebbero essere beneficiarie del reddito di cittadinanza. Di queste una buona fetta è reggina, circa 37mila, che rappresenta il 16,9% del totale. L’area sarebbe seconda soltanto a Cosenza che ha ben 50000 nuclei familiari potenzialmente beneficiari, con un Isee (Indicatore di situazione economica per equivalente) non superiore a 9mila euro all’anno. Cresce l’attesa anche nell’area metropolitana di Reggio Calabria per il nuovo sussidio che sta per essere “licenziato” dal Governo gialloverde Lega-Cinquestelle: il reddito di cittadinanza. La misura sostituirà il Rei (Reddito d’inclusione), partito durante l’era Renzi, ed è finalizzata a dare respiro a cittadini e nuclei familiari in difficoltà e al tempo stesso ad avviare un percorso di inserimento lavorativo ancora in fase di definizione. In base alle prime stime, che i diversi enti coinvolti in questo procedimento stanno elaborando, sono ben 140mila le famiglie calabresi che potrebbero essere beneficiarie del reddito di cittadinanza. Di queste una buona fetta è reggina, circa 37mila, che rappresenta il 16,9% del totale. L’area sarebbe seconda soltanto a Cosenza che ha ben 50000 nuclei familiari potenzialmente beneficiari, con un Isee (Indicatore di situazione economica per equivalente) non superiore a 9mila euro all’anno. Intanto la corsa a Reggio per avere il sussidio è già partita. Nei Caf sono di varia natura le richieste di informazioni dei cittadini che vorrebbero subito presentare le domande (l’avvio dovrebbe partire da marzo). Se ne annunciano tantissime, sicuramente molte di più di quelle che poi verranno ammesse e, come si vocifera negli uffici dei vari enti coinvolti, passeranno parecchi mesi per avere un quadro chiaro e soprattutto per capire se il nuovo strumento funzionerà o meno. Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Reggio in edicola oggi