Dicembre è stato positivo per l’aeroporto dello Stretto, il trend del numero dei voli (455) e dei passeggeri (35.427) è in crescita del 5,7%. Ma nel complesso l'anno lasciato alla spalle registra la costante emorragia dei passeggeri. Solo aprile con un incremento dell'11% rispetto all'anno precedente aveva alimentato le speranze. Ma il dato complessivo segna la perdita di altri circa 50mila passeggeri, che nel corso del 2018 non vanno oltre i 358mila. Un risultato pesante, frutto di un’offerta commerciale “ballerina”, con i voli Alitalia garantiti per qualche mese e poi soppressi, e un clima di incertezza che certo non fidelizza i passeggeri. Fino a due anni addietro il Tito Minniti contava mezzo milione di passeggeri all’anno. Ne sono andati persi un terzo, molti dei quali volano da Lamezia. La Sacal, la società di gestione, ha incrementato il numero dei voli e più volte ha assicurato che in primavera arriveranno i low cost. Ma il percorso è ancora tutto in salita. Certo lo scalo dopo il “terremoto” del fallimento di Sogas, e decenni di gestioni poco lungimiranti, si sta assestando. La Sacal società che si trova a dover gestire tutto il sistema aeroportuale calabrese ha dovuto far fronte a mille difficoltà. Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Reggio in edicola oggi.