Ci saranno nuovi licenziamenti al porto di Gioia Tauro. La società terminalista dello scalo ha annunciato alle organizzazioni sindacali che da qui alle prossime settimane sarà attivata la procedura di licenziamento collettivo in attesa della definizione dei giudizi davanti al giudice del lavoro. Non ci sono numeri e non ci sono tempi ma la vertenza occupazionale a Gioia Tauro è destinata a riesplodere. Una storia lunga mesi, quella dei lavoratori portuali che, fra scioperi e annunci hanno dovuto tenere duro davanti al mancato pagamento degli stipendi, alle trattattative con i sindacati e infine davanti alla notizia più pesante: quella del licenziamento. A fine gennaio diversi sono stati gli scioperi e i sit in organizzati per contestare la situazione che si è venuta a creare dopo i reintegri in Mct disposti dal giudice del lavoro e per denunciare ancora una volta il declino dello scalo e la mancanza di politiche di rilancio. E un paio di giorni fa Autorità portuale, terminalisti Msc e Mct, organizzazioni sindacali e amministratore della Port Agency si erano seduti ad un tavolo per discutere del futuro del porto. Il vertice si è svolto anche in previsione di una nuova visita del ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli. E fra cause di licenziamento e proposte di sviluppo si attende da Roma la decisione decisione sul nuovo presidente dell’Authority calabrese.