Per razionalizzare il sistema della mobilità tra Sicilia e Calabria, le due Regioni hanno firmato un accordo che istituisce l'"Area integrata dello Stretto", organismo che si propone di interloquire con il governo centrale per sottoporre le esigenze nell'ambito del trasporto delle persone e delle merci. "Oggi avviamo un nuovo percorso", ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, in conferenza stampa a Palazzo d'Orleans, assieme all'assessore alle Infrastrutture della Calabria Roberto Musmanno, e i sindaci delle città metropolitane di Messina Cateno De Luca e di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. "Per la Sicilia e i nostri cugini della Calabria la mobilità è un problema - ha sostenuto Musumeci - abbiamo l'esigenza di capire insieme quali sono i punti e gli ostacoli in comuni da superare. La Regione siciliana è per il Ponte sullo Stretto senza se e senza ma e più volte abbiamo ribadito la necessità di istituire una autorità portuale dello Stretto e tuttavia, a prescindere dalle singole valutazioni, riteniamo di avere tanta e tanta materia in comune per discutere della mobilità delle persone e delle merci". Falcomatà ha parlato di "percorso di rivoluzione istituzionale" che "travalica il muro campanilistico che finora aveva impedito una sinergia su problemi comuni". Per le due Regioni temi fondamentali sono le tariffe, un sistema integrato di mobilità tra le due sponde, il biglietto unico di trasporto e la sincronizzazione degli orari. "Il primo segnale è che tutti i soggetti che si occupano del trasporto dialoghino con noi", ha evidenziato De Luca.