Cinque firme per un accordo unico. Sono quelle che saranno poste oggi in calce al protocollo per l'istituzione dell'Area integrata dello Stretto. Protagonisti le regioni Sicilia e Calabria, le città metropolitane di Messina e Reggio Calabria e la Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche nell'Area dello Stretto. Un accordo, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, che apre scenari interessanti soprattutto in tema di mobilità e con risvolti immediati per i 5000 pendolari che fanno la spola fra le due regioni ogni giorno. L'appuntamento è a palazzo d'Orleans. Oltre al governatore Nello Musumeci, ci saranno gli assessori alle Infrastrutture della Sicilia Marco Falcone e della Calabria Roberto Musmanno, i sindaci delle Città metropolitane di Messina Cateno De Luca e di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e il presidente della Conferenza permanente interregionale Domenico Battaglia. «È una grande opportunità di sviluppo - ha detto Musumeci - per due comunità che possono cogliere, in questo modo, i frutti di potenzialità forse fino a oggi non pienamente espresse». Le due città metropolitane, contano di realizzare l'integrazione oraria. Cioè la sincronizzazione dei mezzi in partenza e in arrivo sulle due coste: dai treni ai mezzi veloci, passando dai bus cittadini e anche i traghetti. Puntano a evitare che i treni a lunga percorrenza non abbiano una coincidenza per la Sicilia. In un paio di mesi, poi potrebbe scattare l'integrazione tariffaria. Cioè dovrebbe essere varato un biglietto “calmierato” che possa evitare che un viaggio di andata e ritorno con l'uso del mezzo pubblico nelle due città, costi 11 euro. Atm e Atam, le due società trasporto sono già in contatto da tempo.