Ancora non ha utilizzato le tante potenzialità, ma i dati fanno sperare bene. Al mercato estero i prodotti reggini piacciono e anche molto. I dati elaborati dalla Camera di Commercio confermano che il percorso tracciato è quello giusto. Il territorio reggino riduce le distanze e tocca una quota che va ben oltre la media nazionale (3,1%) con una crescita dell'11,9%.
La dinamica dei flussi di export mostra segnali di miglioramento che, se protratti nel lungo periodo attraverso politiche di sostegno, potrebbero favorire l'integrazione internazionale del sistema produttivo locale.
Quali i settori trainanti? Il primato spetta al settore della chimica che, con i suoi 102,0 milioni di euro rappresenta il 41% dell'export locale. A seguire, quanto a significatività del valore delle esportazioni, vi sono i beni della filiera alimentare (66,2 milioni di euro, pari al 26,6% delle esportazioni reggine) e i mezzi di trasporto (31,8 milioni di euro, il 12,8%). Positive anche le performance degli apparecchi elettrici (13,5 milioni di euro; il 5,4%) e della metallurgia (4,6 milioni di euro, l'1,8%). Il settore agricolo esporta beni per un valore pari al 5,1% del totale (12,8 milioni di euro), mentre gli altri settori, cumulativamente considerati, raggiungono un valore residuale pari al 2,3% del totale (5,8 milioni di euro).
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