C'è un fronte (quasi) compatto, da Roma a Gioia Tauro, che, in questi giorni, sente l'esigenza di esprimere forti perplessità sull' “operazione Msc”, gruppo che sta per acquisire il porto o, addirittura, chiederne il veto.
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti si erano detti preoccupati per lo sviluppo e la tenuta occupazionale dei porti di Cagliari e La Spezia, quest'ultimo frequentato da Msc. Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Filt-Cgil Gioia che, ieri, tramite il segretario Domenico Laganà ha fatto sapere che: «La posizione del nazionale è tale e quale alla nostra: abbiamo sempre dimostrato forte preoccupazione per questa operazione che non è definita; non ci stanno coinvolgendo -ha aggiunto- non sappiamo se, domani, i diritti di fatto acquisiti in questi anni dai lavoratori, come la contrattazione integrativa, saranno riconfermati o se ci saranno delle complicanze sugli accordi. Avremmo voluto che anche Mct avesse fatto un passo coraggioso per rilanciare il porto, purtroppo così non è stato».
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