Dichiarato il dissesto: l'attesa spada di Damocle si abbatte su Palazzo Alecce. Anche se le prime avvisaglie si erano manifestate all'inizio del 2013, quando l'allora maggioranza a guida Laganà deliberò il riequilibrio finanziario.
Formalizzato e riformulato, dopo diverse vicissitudini, solo all'inizio del 2018 dall'attuale maggioranza per essere bocciato definitivamente dalla Corte dei Conti nel febbraio di quest'anno. Dissesto dichiarato da un consiglio i cui componenti, a parte Rocco Campolo e l'assente ex vicesindaco Giuseppe Benedetto, non avevano fatto parte del precedente.
Assente anche Ausonia Malara di “Valore Comune”. Dissesto deliberato dal Consiglio con il voto favorevole della maggioranza, quello contrario del consigliere Domenico Mallamaci e l'astensione di Massimo Cogliandro.
Cala il sipario, quindi, su una vicenda che, se non affrontata con l'approccio e nel modo giusto, rischia di condizionare pesantemente il futuro del Comune e dei suoi cittadini, anche se sintomi di disagio sono stati già percepiti in questi due anni a guida Verduci.
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