La parola chiave è resilienza. Quella capacità di resistere agli urti della vita e di ripartire, con caparbietà, più forti di prima. Trasformare, con tanto lavoro, le difficoltà contingenti in splendide opportunità di crescita. E così la Caffè Mauro ha festeggiato i suoi primi 70 anni. Un traguardo storico, che segna una vita di impegno e sacrificio, ma anche una storia di orgoglio intrisa di regginità. Un marchio - quello del Caffè Mauro - che ha uno sfondo amaranto, che non è un capriccio cromatico ma è un simbolo ricco di significato per chi non si limita a vedere le cose in superficie ma sa guardare in profondità andando oltre alle apparenze.
Oggi alla guida della Caffè Mauro c'è Fabrizio Capua, 52 anni spesi tra studi di economia e lavoro in aziende, un manager che ha risollevato la storica azienda riportandola ai fasti del passato. Un ritorno al futuro che oggi vale 20 milioni di euro di fatturato annuo, un centinaio di dipendenti (indotto compreso), 3,5 milioni di chili di caffè “a tostatura lenta” con la metà esportati in 60 Paesi. Un piccolo miracolo italiano in salsa reggina.
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