Erano circa 50 fino alla scorsa settimana ma nell'ultimo giorno utile le domande degli esercenti di Reggio che vogliono aumentare gli spazi all'aperto beneficiando delle misure agevolative messe in campo dal Comune sono triplicate. Un assedio alla posta elettronica dello Sportello unico delle attività produttive di Palazzo San Giorgio che ha mandato in tilt il sistema. Bar, gelaterie, pizzerie ma anche altre tipologie di attività di ristorazione e bevande hanno presentato le richieste sulla base di precisi progetti di espansione all'aperto sfruttando le zone a traffico lento di prossima istituzione da parte del Municipio.
Questo per garantire il distanziamento sociale tra i clienti, erogare lo stesso servizio in sicurezza e sfruttare allo stesso tempo il beneficio della tassa per l'occupazione del suolo pubblico che per l'emergenza coronavirus è stata azzerata in via straordinaria e stagionale. L'idea dell'amministrazione è quella di creare una città “aperta” dove le attività commerciali siano protagoniste. Per questo in giunta era stata approvata la delibera di indirizzo e, tale misura - si legge nella delibera dell'esecutivo comunale - avverrà nel rispetto delle norme del Codice della Strada e della legislazione vigente in materia di sicurezza stradale, anche a discapito di spazi adibiti a parcheggio di automobili.
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