Doveva partire dal primo di giugno. Siamo al 21 e solo adesso inizia a prendere forma concreta il progetto del Comune di Reggio di dare maggiori spazi gratis all'aperto alle attività di ristorazione, bar e gelaterie. Sembra essere, infatti, più difficile del previsto la creazione delle zone a traffico lento annunciate da Palazzo San Giorgio a inizio maggio. Dopo la valanga di richieste arrivate nell'ultima settimana del mese scorso è partita il solito- lungo- iter burocratico che si sta concludendo soltanto adesso. E forse neppure nel modo sperato dagli stessi commerciati. Per alcuni di essi la Polizia Municipale ha imposto l'utilizzo di barriere jersey oppure pedane. Una spesa a carico degli esercenti, mentre il Comune provvederà alle spese per la posa della segnaletica. Ma il problema resta sempre quello: il tempo. Ecco quanto scrive Palazzo San Giorgio: «Al fine di promuovere l'attività turistica, può disporre con apposito atto, nel periodo compreso tra il 1. giugno e il 30 settembre, l'interdizione temporanea anche limitatamente alla fascia oraria serale, di strade cittadine interessate dalla presenza di attività per consentire l'occupazione di suolo con tavolini e sedie». In attesa che il Comune completi per tutti l'iter, sono arrivate le prime lettere con le quali vengono invitati i gestori ad adeguarsi alle indicazioni degli uffici: i primi esercenti hanno già provveduto ad ampliare i loro spazi. I problemi maggiori che si stanno riscontrando riguardano la gestione della viabilità. E dunque «è stato adottato un provvedimento che individua le strade urbane da assoggettare alla limitazione della velocità massima fissata in 30 chilometri orari, con l'obiettivo di offrire un più qualificato servizio all'utenza nonché per soddisfare l'esigenza di una fruizione più sostenibile del territorio da parte della popolazione e di migliorare la viabilità». Ed è così, forse, che sono spuntate le barriere jersey. Oltretutto davvero antiestetiche. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio