Il Grande ospedale metropolitano ha adottato la proposta di un nuovo atto aziendale attraverso il quale è stata ridefinita l’organizzazione del nosocomio. La strutturazione del Gom è stata pensata, da una parte, per «garantire la massima tutela del diritto alla salute per tutti i cittadini quale loro diritto costituzionalmente sancito» e, dall’altra, per «recuperare delle somme da reinvestire ai fini dell’assunzione di personale, dell’acquisto di tecnologie e del miglioramento degli ambienti sanitari», spiegano dalla direzione aziendale. Il nuovo atto ha dovuto recepire le indicazioni fornite dalla task force del Ministero della Salute dopo la visita ispettiva di febbraio 2020. In quest’ottica, l’atto aziendale del Gom prevede solo cinque Dipartimenti di area sanitaria contro i precedenti dodici: Medico, Chirurgico, Cardio-toraco-vascolare, Emato-oncologico e dei Servizi. È stato mantenuto il Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare in cui si trovano le specialità di Chirurgia vascolare e Cardiochirurgia che hanno avuto un ruolo chiave nel frenare la migrazione sanitaria e per la capacità di risposta alle urgenze tempo-dipendenti. Una nuova dimensione, di più ampio respiro, è stata pensata per il Dipartimento di Emato-Oncologia in quanto costituirà una prima strutturazione dell’Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico (Irccs) per il quale si è dato avvio all’iter di richiesta di riconoscimento da parte dei Ministeri e che rappresenterà un Centro di eccellenza aggiuntivo rispetto all’attuale configurazione del Gom. La possibile costituzione di questo Istituto, denominato “C.R.E.O. – Calabria”, che sarà allocato interamente presso il presidio ospedaliero “Morelli”, apporterà un ulteriore miglioramento della qualità dell’assistenza ai pazienti emato-oncologici garantendo loro anche un migliore livello del comfort alberghiero. Per il trattamento e la cura di pazienti le cui patologie sono di pertinenza di più Dipartimenti, l'atto ha prevista l'istituzione funzionale di appositi Gruppi operativi interdipartimentali. L’atto aziendale, dopo la dovuta interlocuzione con il Dipartimento Tutela della Salute, dovrà essere recepito, con apposito decreto, dalla Struttura commissariale.