Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Un marchio per promuovere le uve zibibbo di Bagnara Calabra

È stata presentata nei giorni scorsi la Cooperativa agricola “Terre della Costa Viola” con un incontro promosso dall'associazione Caravilla. «Abbiamo deciso di non arrenderci - ha spiegato il presidente Carmelo Tripodi - puntiamo a non voler abbandonare i nostri vigneti e i nostri terrazzamenti a produrre vino, coltivare l'uva zibibbo e recuperare le antiche colture, come per esempio la coltivazione dei fichi d'india e dei limoni. Oggi i nostri contadini hanno raggiunto un'età matura e hanno qualche difficoltà a continuare a coltivare i vigneti. Sono figlio di un contadino, non mi sono occupato di agricoltura ma ho sempre aiutato mio padre. Le giovani generazioni devono tentare di portare avanti l'attività dei nostri padri. I tempi sono cambiati e i giovani non possono fare quello che i nostri contadini hanno fatto in passato». Alla presentazione sono intervenuti il vicesindaco Mario Romeo e l'agronomo Rosario Previtera che ha condiviso il programma portato avanti dai quattro soci della cooperativa: «È un'iniziativa interessante in un'area dove è difficile aggregare più produttori. Siamo in una zona specializzata nella coltivazione dello zibibbo da tavola e da vino. Vorremmo lanciare un marchio commerciale dal nome “Zibì”, puntando allo sviluppo di un'economia rinnovata». A seguire l'intervento del direttore del Gal Batir, Fortunato Cozzupoli, che ha identificato la Costa Viola come un territorio unico e del ruolo fondamentale delle cooperative per la crescita e lo sviluppo dell'area. Il direttore di Confagricoltura Calabria, Angelo Politi, ha espresso il suo appoggio alle attività avviate dalla cooperativa per l'impegno nell'ambito agricolo e per incentivare lo sviluppo locale. Sono intervenuti anche Luigi Barilà, esperto coltivatore agricolo, Caterina Barbaro imprenditrice di Bagnara e Vincenzo Tripodi, tutti soci del sodalizio delle “Terre della Costa Viola”. È stato presentato anche il gelato al gusto zibibbo, preparato da un noto gelataio di Bagnara Calabra.

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