«Sono felice di poterlo annunciare qui oggi: il Decreto di assegnazione dei 630milioni previsti nel Pnrr per le Zone economiche speciali, di cui 111milioni 700mila euro destinati alla Zes calabrese che vede proprio nel Porto di Gioia Tauro uno degli assi portanti, è ormai in dirittura d’arrivo. In questi mesi ci abbiamo lavorato in modo serrato in costante interlocuzione con il Ministero della Coesione territoriale e le autorità locali e sono fiduciosa che possa essere approvato nella seduta della Conferenza Unificata già fissata il 18 novembre prossimo». L'annuncio è stato dato oggi dalla viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Teresa Bellanova a Gioia Tauro, nel corso del confronto con gli stakeholder portuali nazionali e locali «Il Porto incontra» promosso da Fise Uniport. «Gioia Tauro - ha proseguito - è fra realtà quelle che potrà beneficiare subito dell’avvio di attuazione delle ZES per l'ammontare di risorse e per la strategicità dei progetti che la investono. E’ stato sottolineato anche oggi: una grande realtà che si scontra con un territorio finora povero di quelle infrastrutture necessarie allo sviluppo di una catena del valore a scala territoriale e nazionale capace di generare un impatto positivo non solo in quest’area e nella regione ma per l’intero paese.
Nella Zes Calabria il Porto di Gioia Tauro è uno degli assi portanti, con un investimento di oltre 43milioni di euro. Quella calabrese è, dopo la Campania, la Zes cui sono destinate, tra le otto del Mezzogiorno, maggiori risorse». «Finalmente dopo anni - ha detto ancora la Teresa Bellanova - con questo Decreto entriamo nel vivo dell’attuazione di una strategia che vede nelle otto Zes meridionali altrettanti snodi di rilancio del Mezzogiorno e dei suoi tessuti economici e produttivi per l’azione che potranno e dovranno svolgere nella logistica al servizio del territori coinvolti e nell’attrazione di investimenti, nazionali e internazionali. I progetti già indicati nel Pnrr per le ZES presentano un timing di realizzazione definito, possono essere avviati come da previsione nel 2023 e conclusi nel 2026. Parliamo di progetti definiti con il pieno concerto tra i due Ministeri centrali competenti, Mims e Sud, e il raggio delle autorità locali: regioni, consorzi delle Aree di Sviluppo Industriale (ASI), Comitati e Commissari delle aree ZES se operative, Autorità Portuali interessate.
E’ un punto di svolta essenziale per il riammodernamento e riqualificazione dei porti e dei retroporti, l'urbanizzazione primaria, l’infrastrutturazione di base, collegamenti intermodali e di infrastrutturazione digitale, ma anche riqualificazione e di consolidamento di immobili esistenti da destinare a servizi innovativi alle imprese ed ai territori. Non a caso tutti i piani strategici delle ZES individuano il rafforzamento della logistica e dei trasporti come un primo fondamentale obiettivo per un effettivo sviluppo. Le parole d’ordine sono chiare: adeguato sviluppo dei collegamenti delle aree coinvolte con la rete nazionale dei trasporti, ed in particolare con le reti Trans Europee. Così sosteniamo le eccellenze meridionali e sconfiggiamo quell'isolamento che le ha penalizzate e paralizzate per tanto, troppo tempo».
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