«Un investimento massiccio sulle energie alternative». Lo chiede Confindustria reggina con il presidente Domenico Vecchio in questa fase difficile della vita degli italiani e delle imprese. «Non ci vuole la ricetta magica ma serve quel buon senso che è anche praticità; guardare a quanto di buono ci hanno consegnato la natura e il buon Dio. Il moto ondoso, l’eolico, il fotovoltaico, quest’ultimo fino ad oggi utilizzato al solo dieci per cento, sono tutte opportunità concrete sulle quali investire», afferma l’ing. Vecchio, che può fare tesoro, al servizio delle tante sfide della categoria, della sua esperienza costruita sul campo; proiettato, appena fresco di laurea, a misurarsi a diretto contatto con il mondo del lavoro. «Devo tutto a mio padre», ammette, aprendo una piccola parentesi emozionale che lascia subito il posto alle tante questioni ancora sul tappeto. «Servirebbe un intervento sistemico e condiviso tra Stato e Regione per arrivare a tappezzate tutti i tetti di panni fotovoltaici; accanto a una politica industriale dei grandi tetti serve anche una politica dei grandi campi fotovoltaici da assoggettare alle esigenze delle imprese. Il vento, il sole, il mare e le coste sono punti di attrazione e di ripartenza del territorio calabrese che – ricorda Vecchio –, sul turismo e sull’agricoltura gioca la sua partita di crescita e di sviluppo».
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