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Saldi a Reggio, falsa partenza in città. "Stiamo perdendo appeal"

Il bilancio di Confcommercio, dopo una settimana, è negativo. Il presidente Labate: «L’avevamo detto a chiare note che era un errore anticipare la data». Il direttore Giubilo: «Sembra che stiano perdendo appeal»

A sette giorni dall’inizio dei saldi la prima analisi di Confcommercio non è per nulla rassicurante per ciò che concerne la città di Reggio Calabria. Purtroppo le sensazioni non positive manifestate nei giorni precedenti il 6 luglio si sono rivelate fondate e i saldi estivi, almeno nella provincia reggina, sono sicuramente i più deboli degli ultimi anni.

«In un territorio come il nostro, i saldi sono partiti troppo presto – dichiara il presidente Confcommercio Lorenzo Labate –. In questi primi sette giorni da un’analisi condotta dai nostri uffici e, aggiungo, anche per esperienza diretta di operatore del settore, registriamo un calo di almeno il 20% rispetto allo stesso periodo nella precedente annualità».
Le questioni sul tavolo sono diverse e vanno dal bassissimo numero di turisti in città, alla data di avvio infrasettimanale invece del solito sabato, alla partenza anticipata considerato che in territori come il nostro un po' di gente, purtroppo non i turisti bensì i nostri concittadini di rientro per le ferie, inizia ad arrivare in questi giorni.
«Le criticità delle scarse presenze turistiche, dell’avvio anticipato ed infrasettimanale dei saldi le avevamo messe in conto – dice ancora Labate – e per questo ci eravamo manifestati dubbiosi circa la scelta di una data unica nazionale di avvio, pensata per evitare disomogeneità tra Regioni limitrofe ma evidentemente poco coerente con le peculiarità dei territori. Avevamo messo in conto anche l’incidenza dell’inflazione e di una busta paga più leggera, quindi una minore disponibilità delle famiglie alla spesa. Ci aspettavamo, di contro, qualcosa in più dalle nuove regole introdotte con il Codice del Consumo che, nelle intenzioni, avrebbero dovuto dare protezione alle piccole realtà rispetto alla concorrenza fatta anche online con promozioni, sconti, saldi anticipati. Anche in questo caso situazione poco mossa e, come sempre, tanti sono stati i furbi sia online che in sede fisica con un disagio, una frustrazione e un consistente danno economico in capo a chi è rispettoso delle regole e si attiene rigidamente alle norme».
«Certo, e questa è un’amara verità che noi operatori del settore constatiamo quotidianamente – denuncia il presidente di Confcommercio –, i tempi in cui almeno il centro reggino era richiamo per la provincia e le aree limitrofe sono lontanissimi e se c’è poca gente in giro poche sono le vendite».

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