Un altro sogno andato ben presto in frantumi, svanita un’altra possibilità di rivitalizzare l’area industriale a ridosso del porto di Gioia Tauro. L’azienda Tge, che aveva rilevato all’asta anni addietro al Tribunale di Brescia il sito occupato dall’Atlante, è in fallimento. Tecnicamente è nella fase della liquidazione giudiziale pendente davanti alla sezione fallimentare del Tribunale civile di Palmi ed è stata già fissata l’udienza di verifica con i creditori il prossimo 11 giugno.
Si tratta di un doppio fallimento, prima dell’Atlante simbolo dei primi anni 2000 per la volontà di dare all’area industriale un polo importante di trattamento e rivestimento dei materiali, e adesso della Tge che si era presentata come una solida realtà economica ma che ben presto ha “spento i motori” nel grande sito visibile dalla strada che collega l’ingresso del terminal portuale e lo svincolo autostradale di Rosarno.
La Tge doveva diventare un sito di recupero dei materiali tramite la procedura della pirolisi. Un impianto di pirolisi attua specifiche attività sui rifiuti attraverso una decomposizione di materiali organici che si materializza con l'applicazione di calore. Un processo molto complesso che può essere espletato solo da determinate aziende.
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