Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Il G7 del commercio a Villa San Giovanni. Dalla Calabria parte la sfida per la crescita mondiale

Il commercio deve essere un volano di crescita per Paesi più ricchi e per il resto del mondo, quindi bisogna rispondere alle frizioni che ostacolano gli scambi globali e la crescita sostenibile. Con questo spirito la Calabria, domani e mercoledì, ospita la riunione dei ministri del commercio G7 di cui Antonio Tajani ha la presidenza. Una sorta di «stati generali del commercio mondiale» aperti non solo al consueto gruppo delle economie più avanzate, ma anche a partner considerati strategici di altri continenti: India e Vietnam, Nuova Zelanda e Corea del Sud, Turchia e Brasile, potenziali mercati di miliardi di persone. E’ la terza volta che il G7 si riunisce in questo formato e Tajani ha voluto confermare questo filone di lavoro anche perché l'Italia, ha ricordato, con l’export realizza il 40% del Pil. Il confronto, tra leader politici, realtà imprenditoriali (il B7) e organismi internazionali si articolerà su quattro direttrici "cruciali per il futuro delle nostre economie», ha sottolineato il titolare della Farnesina: «Rafforzare il sistema commerciale multilaterale attraverso la riforma del Wto, assicurare parità di condizioni sui mercati globali, incoraggiare la sostenibilità ambientale nel commercio, migliorare la resilienza e la sicurezza economica». Particolare attenzione sarà dedicata al tema della «libertà di navigazione», alla luce degli sconvolgimenti delle rotte sulla via di Suez e del Mar Rosso provocati dagli attacchi degli Houthi ai mercantili occidentali. Un fenomeno che ha rischiato di paralizzare i porti è che è stato contenuto grazie alla missione militare Ue Aspides, nata su impulso dell’Italia, ha ricordato Tajani. Roma guarda come sbocco anche all’Indopacifico, regione chiave anche per le catene di approvvigionamento globali. Convitato di pietra del G7 sarà Pechino, che con la sua sovraccapacità industriale ed i sussidi alla produzione resta uno dei dossier più spinosi. Tajani su questo è stato chiaro: "La Cina è un competitor che spesso fa concorrenza sleale, ad esempio in settori come l’acciaio», quindi l’Italia e l’Ue hanno il diritto di «difendere la propria produzione». Allo stesso tempo, non bisogna «chiudere» con il Dragone, perché l'interscambio con un’economia così grande può anche portare benefici. E’ «una partita a scacchi», l’ha definita il vicepremier. Il programma della ministeriale in Calabria coinvolgerà anche il porto di Gioia Tauro, il primo in Italia per traffico merci e l'ottavo in Europa. Un punto di partenza, ha osservato Tajani, per «guardare al Mediterraneo sempre di più come mare di commercio e non come cimitero di migranti». Lo scalo sarà visitato dai ministri e il capo della diplomazia italiana per l'occasione presenterà anche l’iniziativa umanitaria 'Food for Gazà. Con la ministeriale di Reggio e Villa San Giovanni la Calabria ospiterà per la prima volta un evento del G7. Una scelta fatta non a caso ma proprio per valorizzare ancora una volta una regione del Sud (dopo la Campania con il G7 Esteri a Capri e il summit dei leader in Puglia) e le sue grandi potenzialità di sviluppo. «La Calabria e il Sud Italia - ha sottolineato Tajani - saranno per due giorni la capitale economica mondiale».

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