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Rigenerazione urbana e turismo nel Reggino: 17 centri ammessi ai finanziamenti

Il bando del ministero dell’Interno riservato ai piccoli comuni. Sullo sfondo restano i timori sulle procedure amministrative lente degli enti locali e l’eventuale rischio di opere incompiute

Ben 17 progetti per lavori nei piccoli comuni dell’area metropolitana ammessi al finanziamento del ministero dell’Interno ma anche dieci esclusioni. È un bilancio in chiaroscuro quello che viene fuori dall’esito della procedura del Viminale. Ecco quanto è stato stanziato: a Calanna, Campo Calabro 2 milioni, Roghudi e Africo 600mila, Ciminà 700, Pazzano 610mila, Galatro 621mila, Bianco 677, Delianuova 700, Feroleto della Chiesa 633, San Giovanni di Gerace 600, Serrata e Benestare 700, Molochio-Scido 1400, Bova 700, San Ferdinando 1.400, Giffone 700. Ma ci sono anche altri comuni dell’area metropolitana che non ha avuto accesso ai fondi. Questo l’esito della procedura partita con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2022. Molte luci perché il reggino piazza 17 progetti tra i 1179 ritenuti ammissibili e finanziabili, fermi restando i limiti di capienza e il più efficiente impiego delle risorse disponibili.
Interventi di riqualificazione urbana, percorsi turistici, collegamenti tra paesi ma anche rigenerazione urbana. Questi gli interventi che potranno partire anche se i timori sono poi sempre gli stessi: procedure amministrative lente degli enti locali, problemi e rischio di opere incompiute. La procedura di selezione dei progetti è stata effettuata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri secondo due fasi.

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