È una mappatura analitica, forse la prima che riguarda l’intera area metropolitana. Uno studio che sembra avere basi solide, sostenute da dati, rilevazioni di mercato e previsioni, che mira a individuare i punti di forza del territorio e quelli sui cui è necessario fare meglio. Stiamo parlando del Piano del turismo metropolitano, elaborato a Palazzo Alvaro grazie alla collaborazione di Demoscopika e approvato nell’ultima seduta del Consiglio metropolitano. Unico limite che può essere riscontrato è la datazione di alcuni rilevamenti che compongono il Piano, ferma al 2022 o al 2023. Resta, però, un punto di partenza importante per poter capire come aprire in maniera definitiva il territorio metropolitano al turismo, migliorando ciò che va bene e mettendo in moto quei segmenti che sono stati considerati poco performanti dai turisti che hanno visitato il nostro territorio e hanno alloggiato nelle strutture della provincia. Il rapporto parte dall’analisi delle presenze nell’area metropolitana nel 2023, ultimo dato disponibile al momento della relazione del Piano del turismo metropolitano, nel quale si sono registrati «complessivamente oltre 191 mila arrivi e quasi 463 mila presenze con un incremento rispettivamente del 9,4% e dell’1,7% rispetto all’anno precedente. I dati evidenziano, inoltre, una permanenza media significativamente inferiore al dato regionale: 2,4 a fronte di un dato medio regionale di 4,6 notti per turista.