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Cisl, Perrone: "Il territorio deve ripartire dalla Città Metropolitana"

Rosi Perrone

«La Metrocity deve basarsi su un’idea diversa di città» questo il messaggio arrivato dal consiglio generale Cisl celebrato in riva allo Stretto alla presenza del segretario regionale Paolo Tramonti e del segretario generale nazionale aggiunto Luigi Sbarra.

E il segretario generale provinciale, Rosi Perrone indica il percorso: «Un modello da costruire in fretta per rilanciare il territorio metropolitano; si conoscono difficoltà ed impedimenti oggettivi, ma ci sono strumenti adeguati, per non allontanare la speranza dell’ultimo treno per un futuro di riscatto scevro da ogni legittima rassegnazione. L’apparato economico sembra fermo, immobile, incapace di sviluppare modelli vincenti. Le amministrazioni, regionale e metropolitana, potrebbero intervenire in questo senso. Solamente una programmazione di qualità risulterà essere la strada giusta per realizzare opere e strutture pubbliche, dai costi certi e soprattutto nei tempi di realizzazione consoni ad una gestione amministrativa e politica seria».

La priorità secondo i vertici della Cisl è chiara: «La Città Metropolitana, senza tentennamenti, deve farsi assegnare le deleghe dalla Regione, e deve iniziare ad investire risorse sul territorio, sfruttando il Patto per Reggio, il Pon metro, il Decreto Reggio, il Por Calabria ed ogni strumento di finanziamento a disposizione, passando dal finanziamento ai cantieri, e innalzando concretamente il dato occupazionale». Non sono mancati i riferimenti alle vertenze dello scalo aeroportuale, del porto di Gioia Tauro sulla Zes. E ancora sulla sanità «che non riesce a garantire il diritto alla salute». Scuola ed edilizia scolastica, welfare, lotta al precariato, diritti, sono stati gli altri temi aggrediti nella relazione al Consiglio, da parte di Rosi Perrone, che non ha abbassato il tiro quando ha chiamato in causa «le istituzioni regionali e metropolitane, troppo lente rispetto alle criticità del territorio reggino».

Chiaro il messaggio finale: «Vorrei ribadire l’impegno che ci dovrà vedere consapevoli e progettuali sul tema Area metropolitana dello Stretto. Serve una classe dirigente all’altezza, per costruire davvero due enti forti e strutturati. Non si può pensare ad un futuro metropolitano se non si pianifica in una visione strategica. Contrattare, contrattare, contrattare è il nostro mantra, e lo faremo ad oltranza. A Reggio, è il tempo di vedere i risultati, e se così non fosse metteremo in campo ogni azione di manifestazione a sostegno delle nostre proposte. Noi vogliamo credere che ci sia un futuro per questo Sud e ci avvarremo di ogni azione etica, solidale e legale perché ciò avvenga. Lavoreremo per un sindacato che possa ridare speranza nel futuro, e che sappia parlare ai giovani, coinvolgendoli; ma che soprattutto sia in grado di partecipare alla costruzione del progresso; un sindacato dunque, strumento di evoluzione, di libertà, di democrazia, di pace. Questo crediamo sia e debba essere la Cisl di Reggio».

Sulla possibile nascita dell’Authority dello Stretto l’approccio è unanime, Perrone e Sbarra: «Chiediamo al Governo e al ministro Toninelli, di convincerci. Si apra un confronto per capire con quali strumenti e in che misura questa nuova istituzione di gestione, possa incidere sullo sviluppo strategico e infrastrutturale della Metrocity».

Sbarra, al quale sono state affidate le conclusioni, ha accolto in toto la relazione e le proposte derivate, di Rosi Perrone: «Per la Cisl, l’obiettivo deve essere quello di far diventare oggetto della contrattazione sociale i temi portati avanti dalla segreteria provinciale».

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