La nascita del bacino dello Stretto che dovrebbe mettere sempre più in connessione Sicilia e Calabria, soprattutto sul fronte dei trasporti, scatena una querelle con il comune di Villa San Giovanni.
«È inaudito e inaccettabile che il Comune di Villa San Giovanni non venga considerato e convocato in una riunione che riguarda l’area integrata dello Stretto. Non esistono trattative, discussioni, accordi o programmazione che si possano effettuare in tal senso senza coinvolgere l’attore principale protagonista dell’attraversanento dello Stretto».
Senza mezzi termini e a muso duro, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, il sindaco Giovanni Siclari rivendica il ruolo centrale di Villa e chiede una tempestiva risposta agli organizzatori di un tavolo che «può essere considerato nullo poiché senza il coinvolgimento di Villa non si possono prendere decisioni che riguardano l’attraversamento.
Non è pensabile che il Comune che gestisce le emergenze e subisce tutti i disagi venga escluso e, peggio, venga a conoscenza di un incontro del genere solo a mezzo stampa».
Il primo cittadino di Villa chiede una nuova convocazione anche perché il comune non era rappresentato neppure dalla Città Metropolitana considerando l’assenza del sindaco Giuseppe Falcomatà sostituito da un rappresentante del Comune di Reggio e non della Metro City, sottolineando come questa mancata convocazione vada avanti fin dal 2015 con la precedente amministrazione.
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