Si terrà domani alle 12 l'incontro a Roma per discutere della problematica venutasi a creare sul bilancio comunale, a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale che ha giudicato illegittima la norma che consentiva agli enti di spalmare il disavanzo su 30 anni. L'argomento non risulta inserito nella convocazione ufficiale della Conferenza Stato-Città ma vi è una richiesta dell'Anci sui fondi ai Comuni. Il sindaco Falcomatà è fiducioso e a margine di una conferenza stampa a Palazzo San Giorgio ha detto: «Sapete che abbiamo un'interlocuzione con il Governo ma preciso che questo sindaco - che qualcuno ha definito anche il peggiore della storia - non può avere aumentato il debito anche perché siamo sottoposti al controllo continuo della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio. Noi il debito lo abbiamo ridotto di circa 60 milioni di euro e a chi dice che abbiamo aumentato il disavanzo rispondo che quei debiti aggiunti sono stati contratti dalla commissione straordinaria che ha chiesto le anticipazioni di liquidità e il fondo di rotazione, ma col solo fine di salvare il salvabile». Falcomatà, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, annuncia che ci sarà un'operazione verità sui bilanci approvati in passato e anche da questa amministrazione. Insomma l'argomento dissesto provoca sempre polemiche, ma il sindaco è tranquillo: «In caso di dichiarazione di crac finanziario noi continueremo ad amministrare perché i problemi derivano dal passato».