Tutto pronto in città per la riunione del Consiglio dei ministri che si terrà domani alle 13 in Prefettura a Reggio Calabria. Il riordino del settore sanitario calabrese è l'argomento centrale della trasferta dell'esecutivo Conte ma ci sono altri punti all'ordine del giorno. «In Calabria persistono situazioni non più sostenibili e alle quali cercheremo di porre rimedio con la massima determinazione». E’ quanto scrive, su Twitter, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. «Come avevo anticipato qualche giorno fa, domani il Consiglio dei ministri si riunirà a Reggio Calabria. Non si tratta di un’iniziativa esclusivamente simbolica ma di atto concretamente operativo che porterà all’approvazione di misure urgenti in tema di sanità», aggiunge il premier. A proposito di sanità al termine della conferenza stampa al Palazzo del Governo il premier con la ministra Giulia Grillo si recheranno al grande ospedale metropolitano, mentre prima della riunione del Consiglio il ministro dell'Interno dovrebbe recarsi a San Ferdinando per fare un sopralluogo nell'area dell'ex baraccopoli. Intanto sono massime le misure di sicurezza in città. Alcune vie già da stasera saranno chiuse al transito. Prevista la chiusura del traffico dalle 10,30 e fino a cessate esigenze in via T. Campanella, Via Cattolica dei Greci, Via Osanna, Via Spanò Bolani, via P. Foti, via Miraglia, via G. Pepe e via Nino Bixio. Inoltre divieto di sosta con rimozione dalle 21 di questa sera nelle vie interessate. E non mancano neanche le polemiche. “È stato mortificante, su un piano istituzionale, apprendere come, ancora una volta, il capoluogo della Calabria non sia stato preso in considerazione, dal premier Conte, come sede del Consiglio dei ministri che si terrà domani nella nostra Regione" Lo ha affermato il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo secondo il quale "Catanzaro sarebbe stata la città istituzionalmente più adatta a ospitarlo. L’avevo già sottolineato nella lettera ufficiale inviata al premier. Lo ripeto ancora adesso. Per liberare il campo da dubbi e strumentalizzazioni, devo ribadire che la mia non è una presa di posizione dettata da ragioni di campanile. È mossa, invece, dalla semplice e lineare volontà di far rispettare la legge che nel 1970 istituì il capoluogo a Catanzaro e che, in quanto tale, renderebbe naturale organizzarvi un Consiglio dei ministri. Farlo, in sostanza, avrebbe significato dimostrare un forte senso di rispetto istituzionale, ma soprattutto non avrebbe prestato il fianco a chi ancora soffia sulle brace di quel becero campanilismo che tante ferite ha inferto alla nostra Regione. Non è stato fatto in passato, si è evitato di farlo anche adesso: è da qui che nasce questo mio sfogo". Catanzaro, oltretutto, ha ancora evidenziato il primo cittadino del capoluogo "presenta le giuste caratteristiche logistiche e funzionali per ospitare un incontro così importante: non solo e non tanto nei palazzi del Comune, della Provincia o della Prefettura, ma soprattutto nella Cittadella regionale, la Casa dei calabresi, luogo facilmente raggiungibile da ogni parte del territorio per la sua posizione baricentrica e la sua vicinanza al principale scalo aeroportuale calabrese". Il sindaco Abramo riserva poi una bacchettata alla deputazione catanzarese di maggioranza, targata Cinquestelle, sostenendo che "non mi sorprende non abbia mosso un dito per sensibilizzare il suo Governo. Ma non posso far finta di non ascoltare, facendo mie, le legittime rimostranze dei tanti concittadini e delle associazioni che speravano di non assistere, ancora una volta, all’ennesimo sgarbo istituzionale perpetrato ai danni del capoluogo. Nonostante tutto, noi andremo avanti: abbiamo sempre difeso il nostro ruolo e continueremo a farlo nelle modalità più opportune e senza mai far venire meno il senso dello Stato”. Protestano anche le associazioni cittadine di Catanzaro in vista del Consiglio dei ministri che si terrà domani a Reggio Calabria. Catanzaro Nel Cuore, Cara Catanzaro, Petrusinu Ogni Minestra, Catanzaro in Movimento, Fare per Lido, Catanzaro è la mia Città, Mirabilia, Unite ad Arte, invitano il sindaco Abramo e la deputazione nazionale catanzarese "a non presenziare a quello che senza ombra di dubbio è l'ennesimo sgarbo istituzionale alla città di Catanzaro in quanto Capoluogo della Regione Calabria.