«Questo non è un punto di arrivo per il porto di Gioia Tauro, è un punto di partenza e lo dico con la convinzione di chi ha inseguito in prima persona insieme all’ammiraglio Agostinelli (commissario dell’autorità portuale, ndr) e a tutte le autorità istituzionali preposte, le condizioni, e ce l’abbiamo fatta, per rilanciare quello che rappresenta il cuore economico di una regione tanto importante qual è la Calabria che senza questo cuore economico, probabilmente, avrebbe avuto enormi problemi per un rilancio e una stabilità economica e sociale». Lo ha affermato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, oggi al porto di Gioia Tauro per la firma di un protocollo di legalità tra la Prefettura di Reggio Calabria e l’Autorità portuale di Gioia Tauro. «Questo documento per me - ha aggiunto Toninelli - è un passo ulteriore verso il rilancio economico di questa realtà portuale che occupa tantissime centinaia di lavoratori, il che significa tantissime centinaia di famiglie che non potevano essere lasciate per strada. Chi mi conosce - ha aggiunto - in questi pochi mesi di lavoro all’interno del ministero sa perfettamente che tra i tantissimi dossier che ho cercato di seguire sempre in prima persona, quello del porto di Gioia Tauro era uno di quelli più dibattuti più discussi e più lavorati». «Ora dobbiamo fare squadra ancora di più perchè abbiamo posto le condizioni per poterlo rilanciare». Lo ha affermato il ministro dei trasporti e infrastrutture Danilo Toninelli, oggi al Porto di Gioia Tauro per la firma di un protocollo di legalità tra la Prefettura di Reggio Calabria e l’Autorità portuale di Gioia Tauro. «Ringrazio tutti gli interlocutori - ha aggiunto il ministro - ringrazio il nuovo terminalista che ha deciso di investire sulla realtà portuale di Gioia Tauro e dico al nuovo terminalista che c'è lo Stato a supportarlo, a difendere questa importante infrastruttura. Le mele marce, a partire dalla criminalità organizzata fino a quelli che pensano di poter sfruttare un posto di lavoro semplicemente perchè scritto con un contratto a tempo determinato, devono essere cacciati, denunciati, messi da parte». «Questo protocollo significa che tutti si impegneranno a fare la propria parte, e io mi impegnerò anche all’interno di un Consiglio dei ministri a cercare di ottenere un maggior numero di forze dell’ordine coordinate dalla Procura per far sì che queste iniziative abbiano concretamente la possibilità di potersi realizzare». Il ministro ha ringraziato il procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, giunto insieme al procuratore aggiunto Gaetano Paci. «Sono convinto che ancora per qualche tempo l’Autorità portuale di Gioia Tauro debba essere affidata ad un commissario straordinario che rappresenti lo Stato». Ha detto Toninelli. «Venendo qui - ha aggiunto Toninelli - mi sono riguardato il dossier sul quale stiamo lavorando e sul quale speriamo di avere riscontri positivi nel prossimo futuro per affidare direttamente a Rfi la tratta di collegamento ferroviario che da porto collega la rete ferroviaria nazionale e ciò al fine di sbloccare anche la fase dell’intermodalità».