Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Reggio, creato un registro per tutelare le tradizioni locali

Il Comune di Reggio

Breve, densa sessione di lavori del Consiglio metropolitano. Andata deserta la prima convocazione, con la presenza di 6 consiglieri l'assise s'è riunita in seconda convocazione con tre punti all'ordine del giorno, presieduta dal vicesindaco metropolitano Riccardo Mauro (assente il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, in missione istituzionale a Oslo). Dopo la rapida approvazione corale del verbale della seduta consiliare, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, immediatamente precedente posto all'attenzione dei consiglieri metropolitani il secondo punto all'ordine del giorno: l'istituzione del Registro delle Eredità immateriali (Rei) della Città metropolitana, insieme all'approvazione del relativo Regolamento. In conformità alla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale adottata dall'Unesco nel 2003 e ratificata in Italia nel 2007, il Rei si prefigge così di operare con le realtà associative locali, perseguire l'obiettivo di preservare le «eredità territoriali» e promuovere su larga scala il patrimonio culturale metropolitano coinvolgendo comunità locali, associazioni, studiosi, attori sociali che ne risultino eredi. Il registro si articola in quattro libri (dei saperi, dei mestieri e delle tecniche; delle celebrazioni; delle tradizioni dei repertori orali, dei dialetti, delle parlate, dei gerghi e delle pratiche espressive; libro dei tesori umani viventi) e s'avvale di un Programma annuale ai fini dell'attuazione concreta delle sue finalità, a tutela del prezioso «patrimonio immateriale» della comunità metropolitana reggina. Anche in questo caso, approvazione a voti unanimi.  

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