- Dottore Lamberti è il momento di fare chiarezza. Sarà lei il candidato a sindaco del centrodestra?
«Fare il sindaco di Reggio sarebbe per me un onore grandissimo ed un desiderio mai sopito. Sta di fatto, però, che esistono motivazioni che mi consigliano di declinare, ringraziando, l'invito».
- Quali sono questi motivi?
«Il primo è che da 40 anni porto avanti una struttura sanitaria, fiore all'occhiello del settore, con più di 100 addetti e con strumentazioni che, al momento, non esistono da nessuna altra parte d'Italia. Questo comporta una mia assidua e costante presenza ma, soprattutto, una strenua difesa di essa, contro la miriade di decreti e provvedimenti che, ormai da anni, si abbattono sopra tutta la sanità pubblica e privata calabrese. Da sindaco sarei facilmente attaccabile, anche se strumentalmente, ove dovessi - e la situazione lo impone - continuare ed intensificare le mie battaglie contro chi gestisce, in maniera maldestra, la sanità. Devo continuare questa battaglia civile e professionale e, da primo cittadino, sarei bersaglio facile dell'accusa di un conflitto di interessi, che neppure mi sfiora ma è, troppo facilmente, ipotizzabile».
L'intervista completa nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.
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