L'ora X è attesa per oggi. Roma è un manicomio in queste ore febbrili. Si tratta, si discute, ci si incontra, ci si confronta e si parla ancora. L'argomento è sempre lo stesso: Minicuci-sì o Minicuci-no. Gli elettori reggini trattengono il fiato. E la Lega prima di proporre al centrodestra reggino il nome del burocrate che farebbe esplodere la coalizione vuole rifletterci bene e non avere dubbi o rimpianti di alcun genere. Matteo Salvini e i vertici leghisti hanno chiesto un'altra notte di tempo per pensare. La situazione è estremamente fluida e, al momento, ci sono solo due certezze: la Lega ha il pallino in mano; Forza Italia ha comunicato che Minicuci non è gradito. Altro nome o la rottura sarà inevitabile. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Reggio Calabria