Molte anomalie nella gestione finanziari del Comune di Reggio. Lo certifica la Corte dei Conti che nella sua delibera di controllo sul piano di riequilibrio scrive: «Si rileva, altresì, come i bilanci del Comune siano stati sempre alterati in parte spesa: i debiti nei confronti della Regione, mai contestati, sono stati riconosciuti solo nel 2019, pur essendo vetusti (1981-2004). Ciò indica che i bilanci degli ultimi decenni, e sicuramente quelli a partire dal 2005 in poi, hanno omesso una parte significativa di spesa. In questo arco temporale il deficit, quindi, non solo è stato occultato ma ha permesso un ulteriore indebitamento, ossia una significativa espansione della capacità di spesa del Comune di Reggio Calabria. Inoltre, finché non verrà data ottemperanza alle prescrizioni di cui alla citata deliberazione n. 17/2020, la grave anomalia continuerà a persistere». E si aggiunge anche una questione di numeri: «Risulta di tutta evidenza che il disavanzo maturato nel passaggio alla contabilità armonizzata è stato sottostimato di (almeno) 185.297.196,57 euro pari al valore del Fondo di anticipazione liquidità all'1.1.2015 non legittimamente rappresentato nelle scritture contabili. Inoltre, come già evidenziato da questa Sezione con deliberazione numero del 17 del 2020, la rata annuale di extradeficit da ripianare passa per il Comune di Reggio Calabria da 4.777.943,58 di euro a 10.954.516,80 (+ 6.176.573,22 euro annui)». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio.