Da grigio burocrate a spavaldo politico. Forse sarà stata la presenza di Matteo Salvini al suo fianco ad averlo galvanizzato, tuttavia la trasformazione di Nino Minicuci è evidente tanto che diventa anche sorprendente quando davanti a telecamere, microfoni e taccuini spianati si lascia andare a un pronostico un “tantino” azzardato: «Io prenderò più voti delle liste che mi sostengono. Di questo sono certo. Anche perché mi voteranno molti elettori di sinistra che mi conoscono e sanno che di me si possono fidare. Io ho una sola parola e la mantengo sempre». Alla “Luna ribelle”, in riva al mare, si è svolta la presentazione del candidato a sindaco del centrodestra, che non ha la tessera leghista in tasca. L'ha affermato Salvini: «Minicuci è un uomo del fare, senza essere un uomo di partito, che ha dato il suo contributo alla ricostruzione del ponte di Genova. Noi siamo sicuri che sia la persona giusta per ricostruire Reggio. Noi vogliamo una Reggio accogliente e senza barriere, in cui esca l'acqua dai rubinetti, dove l'immondizia venga raccolta e diventi ricchezza ed energia e non sia un problema sociale e sanitario». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Reggio Calabria