Il posto di consigliere di Angela Marcianò è a rischio fino a gennaio del 2021 ma la giuslavorista che ha registrato un ampio consenso si dice tranquilla: «Resto in attesa dell'iniziativa prefettizia riservandomi di impugnarla nelle sedi opportune. Ritengo doveroso riconoscere il lavoro della squadra che mi ha coadiuvato nella battaglia di moralizzazione dell'amministrazione pubblica, stimolo ideale al quale la collettività reggina si è mostrata sensibile. È già pronta anche la nostra “Giunta ombra” che opererà in ogni settore dell'amministrazione, vigilando su ogni attività e agendo da pungolo rispetto alle inadempienze o ai ritardi e denunciando i profili di illegittimità, che dovessero essere intravisti nella nuova gestione dell'Ente. Ed il mio fiato sul collo, chi mi conosce non ne dubita, lo farò sentire lo stesso, così come continuerò a non prestarmi al silenzio complice o codardo».
La Marcianò prosegue: «Ricordo a tutti i miei concittadini che sono stata io a denunciare precise condotte di reità e ho consentito che si procedesse ad ulteriori accertamenti, sfociati poi in altrettanti addebiti penali a soggetti prima neanche indagati (il procedimento “Miramare” era stato oggetto di archiviazione, e poi fu riattivato solo grazie a me), producendo tutte le prove possibili sull'abuso e il falso riferibili al sindaco, al resto della giunta ed ai funzionari. Questo ha comportato che, in una prima fase, io risultassi parte offesa per calunnia ad opera di altri indagati, che avevano reso dichiarazioni menzognere a mio carico".
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