«Speriamo che gli ignobili manifesti Pro Vita, affissi in molte città italiane, contro la pillola abortiva siano tempestivamente rimossi. In Calabria per questa campagna discriminatoria verso un passo intimo quanto personale, qual è l'aborto, è stata scelta anche la città di Reggio Calabria. Rivolgiamo appello al sindaco, Giuseppe Falcomatá ,ad attivarsi immediatamente affinché quell'insulto alla vita delle donne scompaia dalle vie di Reggio Calabria. Poter scegliere è un diritto da preservare. Sarebbe stato opportuno che le amministrazioni locali non avessero autorizzato, ma piuttosto vietato l'affissione di tali manifesti. Ora che il danno è stato fatto quantomeno ci si muova celermente per riparare a questa grave offesa consumata sulla pelle delle donne ma che è anche espressione della mancanza di un minimo di senso civico». È questo l'appello lanciato da 19 donne aderenti al Partito democratico. Si tratta di Enza Bruno Bossio, Cinzia Nava, Teresa Esposito, Nella Fagiani, Claudia Gioia, Maria Pia Funaro, Samantha Mercadante, Anna Pittelli, Emanuela Neri, Tina Zaccato, Maria Canduci, Ornella Gallo, Vladimira Pugliese, Serena Minniti, Giovanna Pellicanó, Gessica Fabiano, Caterina Rossi, Anna Melillo e Giuliana Barbieri.