Reggio

Lunedì 25 Novembre 2024

Brogli elettorali a Reggio, Minicuci: “Inchiesta ancora ‘calda’”

«I confini della vicenda relativa ai brogli elettorali alle ultime elezioni comunali di Reggio Calabria si sono ulteriormente allargati e ancora non si è nemmeno al secondo step, secondo quanto dichiarato dagli inquirenti durante la conferenza stampa. In attesa che le indagini si concludano e l’inquietante scenario si manifesti nella sua interezza, si possono e devono fare alcune considerazioni. Falcomatà, sindaco a sua insaputa, continua ad arrampicarsi sugli specchi mostrando preoccupante confusione e leggerezza». Lo dichiara Antonino Minicuci, già candidato a sindaco di Reggio Calabria per la coalizione di centrodestra, in merito all’operazione della Polizia che ieri ha portato all’arresto di cinque persone e all’interdizione dai pubblici uffici di una sesta per brogli elettorali alle comunali del settembre scorso. «Si tratta - dice Minicuci - di un’attività indagine inerente a 7 sezioni e 99 voti. Ciò vuol dire che hanno votato altre migliaia di persone legittimamente. Abbiamo già affrontato situazione analoghe in passato con l’inchiesta Helios all’esito della quale molte posizioni sono state archiviate. Fiducia nella magistratura vuol dire aspettare l’esito di queste verifiche, le allucinanti e grottesche dichiarazioni del primo cittadino.Si scopre così che per il sindaco di Reggio Calabria la democrazia va bene se applicata a una percentuale non meglio definita di cittadini. In realtà, se è lo 0,1 o il 99,9% cambia poco, e i precisi confini dell’abisso in cui l’amministrazione Falcomatà è precipitata si comprenderanno meglio con i successivi step compiuti dalla magistratura. Il significato che regge come un pilastro portante la democrazia e di conseguenza qualsiasi normale attività elettorale, a Reggio Calabria si è sgretolato. È stato letteralmente abbattuto. A dirlo chiaramente sono stati gli stessi inquirenti seduti al tavolo della conferenza stampa. Qualcuno dovrebbe informare in merito il primo cittadino, evidentemente ancora all’oscuro di quanto accaduto».

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