Reggio

Sabato 23 Novembre 2024

Il lungomare di Reggio e quelle precedenti amministrazioni dimenticate

«In questi giorni stiamo assistendo a un’imponente, quanto ingannevole, azione di propaganda mediatica da parte del sindaco che, nel “secondo tempo” ha scelto la tattica del gioco di squadra, contrariamente a un “primo tempo” condotto in rigorosa solitudine comunicativa. Gli assessori messi in campo dimostrano buona attitudine alla logica propagandistica di chi li dirige dicendo tutto e il contrario di tutto con una tecnica degna delle migliori televendite di Wanna Marchi». Lo sostiene il presidente di Reggio Futura, avv. Italo Palmara, che insiste: «È chiaro che l’amministrazione comunale stia vivendo un momento di grande difficoltà a causa delle indagini che su più fronti la vedono coinvolta (prima fra tutte la questione brogli elettorali) ed è comprensibile che, messa alle strette, cerchi di distogliere l’attenzione dei cittadini da questioni imbarazzanti. Le torna utile, quindi, puntare i riflettori sull’imminente inaugurazione delle opere accessorie al Museo del Mare che, sebbene effettuata in tempi biblici, rappresenta un evento importante e idoneo ad attrarre l’attenzione dei reggini. In realtà, il collegamento della via Marina col Porto costituisce solo la parte iniziale del Masterplan riguardante il più ampio progetto del Waterfront e in particolare della realizzazione del Museo del Mare, il progetto di Zaha Hadid che l’attuale amministrazione ha inteso definanziare nel 2014. Le opere in questione, è bene sottolinearlo, si sono salvate dalla “scure distruttrice” sol perché nel 2012 l’iter amministrativo fu completato dal sindaco Arena, tant’è che i commissari prefettizi furono “costretti” a bandire i lavori qualche settimana dopo il loro insediamento e l’Amministrazione Falcomatà, è stata “obbligata” a proseguirne l’iter perché, in caso contrario, sarebbe incorsa in pesanti penali». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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